UniCredit e SACE al fianco di Trans Italia per una flotta sempre più green

Dare concretezza alle parole. È con orgoglio che Trans Italia ha annunciato di aver concluso un accordo con UniCredit e SACE finalizzata all’accelerazione del processo di transizione sempre più incentrata verso una mobilità sostenibile ed eco-friendly. Grazie infatti al finanziamento garantito dai due istituti di credito Trans Italia potrà, nel più breve tempo possibile aggiornare in maniera definitiva la propria flotta veicoli sempre più orientata verso il green.

La flotta di Trans Italia

Per far comprendere il tipo di impegno, ecco alcuni numeri inerenti il parco automezzi che l’azienda ha sulle strade europee. Sono infatti 400 i trattori in uso, di cui 300 Diesel classe Euro 6 e 100 con sistema a LNG (Liquid Natural Gas). Tutti quanti dotati di controllo satellitare e connessione GSM. Numeri importanti anche per le politiche di rispetto dell’ambiente, confermate dalle varie certificazioni tra cui le fondamentali ISO 14064-2:2019, ISO 14064-1:2018 e ISO 14040-44:2006.

Trans Italia e le politiche di eco-sostenibilità

Non è una novità che Trans Italia sia da sempre sensibile alle tematiche ESG (Environment, Social, Governance) inserite dall’Unione Europea nell’agenda 2030. È dal 1984 infatti, anno di nascita dell’azienda con sede in provincia di Salerno, che la famiglia D’Auria guarda sempre avanti, verso un progresso che ancora oggi rende l’azienda una delle più influenti nel panorama della logista nazionale ed europea. Un faro, confermato anche dai dati del suo Bilancio di Sostenibilità, orgoglio dell’azienda.

Le parole d’ordine sono da sempre “intermodalità”, “mobilità sostenibile”, “carburanti alternativi” come il bio-LNG e l’HVO e il rispetto dei suddetti parametri ESG, vera guida al cambiamento che l’Europa chiede e che dovrà dare risultati tangibili entro la fine del decennio.

Le parole di IVECO sulla questione carburanti alternativi

Sui carburanti alternativi sono significative le parole del presidente dell’IVECO, Thomas Hilse e del vice-president for Product Development and Engineering di IVECO, Pablo Cebrián, rilasciate durante una recente intervista:

“L’obiettivo finale del trasporto a emissioni zero – ha esordito Hilse – verrà raggiunto utilizzando diverse tecnologie, in base alle differenti missioni e applicazioni del cliente. Non esiste una unica soluzione adatta a tutti. La strada scelta da IVECO verso la neutralità in termini di emissioni di carbonio ha inizio con il gas naturale, passando per l’LNG, il ponte verso l’idrogeno, e il Bio-LNG, trampolino di lancio verso la destinazione finale: una gamma completa di soluzioni per una mobilità green”.

“Tutte le tecnologie esistenti – ha commentato Pablo Cebrián, Vice-president for Product Development and Engineering di IVECO – nonché quelle in fase di sviluppo, sono necessarie per raggiungere l’obiettivo della riduzione previsto per il 2030, e ovviamente per arrivare ad un trasporto al 100% privo di CO2 entro il 2050″.

“L’idrogeno – ha proseguito – è la migliore alternativa futura per il trasporto su lunghe distanze, e nei prossimi cinque anni assisteremo ad una considerevole accelerazione di tutte le tecnologie che lo renderanno possibile: generazione, distribuzione, conservazione ad alta pressione sui veicoli pesanti e, soprattutto, celle a combustibile”.

Le dichiarazioni dell’AD di Trans Italia, Luigi D’Auria

“Sono estremamente soddisfatto di questa operazione che conferma la fiducia verso l’impegno e il rigore con cui perseguiamo gli obiettivi di tutela ambientale e di economia circolare», ha dichiarato Luigi D’Auria, Amministratore Delegato di Trans Italia. «Grazie a questo ulteriore finanziamento di Unicredit, garantito da SACE, avremo le disponibilità finanziarie adeguate e determinanti per realizzare quegli investimenti ad alto contenuto tecnologico che gli obiettivi di mobilità sostenibile impongono. In questo modo si coniuga crescita economica, sviluppo del territorio e sostenibilità. L’operazione si inserisce in un più ampio percorso di rafforzamento della struttura patrimoniale del Gruppo, teso a supportare l’ambizioso piano di crescita previsto dal nostro Business Plan”.