Primo Maggio, le origini di una festa necessaria

La Festa dei Lavoratori ha da sempre un fascino particolare. Un simbolo, spesso anche abusato e strumentalizzato, di un lavoro che deve essere veicolo di vita, di senso della comunità, di rispetto e di dignità. Valori in cui Trans Italia, da piccola azienda di servizi nata nel 1984 in provincia di Salerno e poi estesasi in tutto il bacino del Mediterraneo, crede fermamente. Spesso però si dimentica la reale importanza e soprattutto le origini di tale festività necessaria.

Le origini della Festa dei Lavoratori negli Stati Uniti

Nel bel mezzo della Rivoluzione Industriale, negli Stati Uniti d’America le condizioni di lavoro degli operai nelle fabbriche diventò così insostenibile, a causa anche del velocissimo sviluppo dell’economia americana, che i lavoratori, guidati dai Knights of Labor (l’Associazione americana dell’Ordine dei Cavalieri del Lavoro), iniziò diverse manifestazioni per la conquista dell’orario lavorativo ridotto ad 8 ore.

Nel 1866, a Chicago, in Illinois, la legge passò, decretando che dal 1° maggio 1867 si introducesse il nuovo orario lavorativo. Per festeggiare tale conquista, per le strade di Chicago fu organizzata un’importante manifestazione che portò in strada oltre diecimila partecipanti.

Nonostante l’ascesa dei primi movimenti socialisti e marxisti con la “Prima Internazionale” nata del 1964, il processo in Europa fu più lento degli Usa, dove il 1° maggio 1886 fu deciso uno sciopero generale affinché si ricordasse al Governo federale americano di estendere a tutti gli Stati Uniti l’orario ad 8 ore. Chicago rimaneva in prima fila ed è proprio lì che i manifestanti e le forze di polizia si trovarono protagonisti di feroci scontri. Al culmine della manifestazione la polizia sparò sui manifestanti, uccidendone due e ferendone molti altri. Pochi giorni dopo, il 4 maggio, fu la polizia a contare i morti e i feriti, a seguito del lancio di una bomba di dinamite. Sei poliziotti morirono e oltre 50 furono feriti gravemente, segnando questa data per sempre.

Il 20 agosto 1887 fu emessa la sentenza del tribunale: August Spies, Michael Schwab, Samuel Fielden, Albert R. Parsons, Adolph Fischer, George Engel e Louis Lingg furono condannati a morte (in seguito a pressioni internazionali la condanna a morte di Fielden e Schwab fu commutata in ergastolo; il cancelliere Otto von Bismarck proibì tutte le manifestazioni in favore degli accusati di Haymarket); Oscar W. Neebe a reclusione per 15 anni. Furono condannati come anarchici otto uomini, sette dei quali a morte. Nel 1887, l’allora presidente degli Stati Uniti d’America, Grover Cleveland, ritenne che il giorno 1º maggio avrebbe potuto costituire un’opportunità per commemorare i sanguinosi episodi di Chicago. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse rafforzare eccessivamente il nascente socialismo, spostò l’oggetto della festività sull’antica Organizzazione dei Cavalieri del Lavoro.

Quarto Stato di Giovanni Pellizza da Volpedo

E in Italia?

I sanguinosi fatti di Chicago ebbero un’eco enorme anche in Europa ma solo negli anni a seguire. Lentamente, tutte le nazioni ritennero d’inserire la festività del 1° maggio, in ricordo dei fatti di Chicago, così come in Italia, dove la prima manifestazione si ebbe nel 1890 a Torino sebbene prime rivolte in memoria degli omicidi di Chicago si ebbero nel 1888 già a Livorno. La decisione in Europa in merito alla festività del 1º maggio, ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889, fu ratificata in Italia soltanto due anni dopo.

La Festa dei Lavoratori per Trans Italia

Ripercorrere la storia della Festa dei Lavoratori è importante, non solo per i lavoratori stessi ma anche per le imprese. Trans Italia da sempre ha tra i suoi obiettivi quelli di proteggere, curare, responsabilizzare e sostenere i propri dipendenti, in qualsiasi ambito. Intenzioni messe nere su bianco su un Bilancio di Sostenibilità (scaricabile QUI) che è la stella polare di tutta l’attività, gestionale e sociale, di un’azienda con circa 40 anni di storia e con sedi in tutta Europa.

Sicurezza sul lavoro – i dati INAIL

“Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nei primi tre mesi del 2024 sono state 145.130 (+0,4% rispetto al primo trimestre 2023), 191 delle quali con esito mortale (-2,6%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 22.620 (+24,5%). È quanto indicano gli ultimi open data dell’Inail, che – ricorda l’Istituto – sono dati provvisori.

Per quanto riguarda i casi mortali, le denunce presentate all’Istituto nel primo trimestre 2024 sono state 191, cinque in meno rispetto alle 196 registrate nel primo trimestre 2023 e 21 in meno sul 2019, 25 in più rispetto al 2020, sei in più sul 2021 e due in più sul 2022. A livello nazionale i dati evidenziano sempre per il primo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo 2023, pur nella provvisorietà dei numeri, un incremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 148 a 151, e un calo di quelli in itinere, da 48 a 40.” (Fonte Sole 24 Ore)

Le attività di Trans Italia sulla sicurezza e la qualità del lavoro

Le statistiche nazionali, come confermato anche dall’INAIL, vedono un leggero aumento anche degli infortuni nel percorso strada-lavoro rispetto al 2023. Statistiche che Trans Italia vuole fermamente ribaltare, creando un senso di responsabilità e di supporto per tutti i propri dipendenti. Attività, ad esempio, come i corsi di guida sicura, nei quali sono state coinvolte anche le famiglie dei lavoratori, hanno riscosso enorme successo sia da un punto di vista tecnico, con le nozioni rilasciate dai professionisti scelti da Trans Italia, sia da un punto di vista di senso d’appartenenza.

Tornando alla Festa dei Lavoratori inoltre, Trans Italia, essendo una società di servizi, ha contribuito, nei limiti dei divieti di circolazione nel giorno di festa, alla movimentazione delle merci ma sempre fornendo al proprio personale la corretta retribuzione e il giusto bilanciamento vita lavoro.

É un giorno di festa importante per tutti i lavoratori per il valore attribuito a tale giorno, ma per garantire la continuità di talune attività, il nostro settore anche in un giorno sacro non può fermarsi e per questo più che mai ai lavoratori va riconosciuto il giusto “compenso”.

A volte, per creare sinergia, efficienza e infondere sicurezza e serenità ad un intero ambiente, basta davvero poco.

Buon Primo maggio a tutti!