Il 2020 di Trans Italia, numeri in crescita e obiettivi sempre più audaci

Il 2020 sarà ricordato per sempre come uno degli anni più complicati sia per Trans Italia che per il mondo intero. La pandemia da Coronavirus ci ha costretto a rimodulare tutto il nostro stile di vita, in tutti i settori. Dal nostro bisogno di socializzare allo status economico fino ad un nuovo rapporto col luogo di lavoro e con la nostra salute.
Nonostante queste premesse però, il 2021 sta reagendo in maniera energica, memore degli errori di gestione e di impreparazione dello scorso anno e forte della consapevolezza che superare questa crisi sanitaria è possibile. Deve esserlo.

I numeri di un 2020 in crescita

Trans Italia però, come tutto il settore della Logista e dei Trasporti, non si è mai fermata. Non poteva, pena il blocco pressoché totale di ogni forma di attività o sostegno. Un impegno preso con serietà e responsabilità e che ha portato anche molti frutti positivi. A partire dal fatturato aggregato, attestatosi sui 172 milioni d’euro, ponendo Trans Italia ai vertici delle aziende più in salute della regione Campania e del Sud Italia. Un lavoro permesso dalla determinazione e dall’abnegazione di circa 400 dipendenti a tempo indeterminato e dalla lungimiranza col quale ci si è spinti ancora più oltre i confini d’Oltralpe, aprendo anche un’altra Business Unit a Bruhl, piccolo centro a pochissima distanza dal polo industriale di Colonia, uno degli snodi più importanti dell’Europa Centrale. Si aggiunge ad altre 14 Business Units in tutta Italia e alle altre 7 sorelle sparse per tutto il vecchio continente, dando a Trans Italia un ampio respiro internazionale.

Cosa ha offerto Trans Italia nel 2020?

A tenere in vita il sistema economico e sociale del nostro Paese e non solo ci hanno pensato i dipendenti di Trans Italia, sia negli uffici che su strada, ma anche un parco automezzi di tutto rispetto, comprendente ben 3860 unità. A queste poi va aggiunto il valore dell’innovazione e del rinnovamento, costituito, solo quest’anno, da altre 30 unità dell’ultimo modello della Iveco, lo S-Way.

Per dare un’idea ecco che nel 2020 le spedizioni Short-Sea sono state ben 79400 (circa 217 al giorno), 7500 quelle esclusivamente su Rail. Benefici anche per l’ambiente, che grazie alla storica partnership col Grimaldi Group sin dal 1995, ha permesso un uso intensivo della multimodalità.

Trans Italia e l’Ambiente

L’ottimizzazione dei costi e delle emissioni è da sempre il punto cardine dell’attività aziendale. Ecco che si arriva quindi ai dati sull’ambiente rilevati nel 2020. L’uso intensivo della multimodalità e della movimentazione su strada ferrata ha fatto risparmiare, in termini di emissioni di anidride carbonica da parte degli automezzi, rispettivamente 44400 e 7000 tonnellate di CO2. Un vero e proprio respiro di sollievo per l’ambiente che ci circonda e che è parte integrande della visione di Trans Italia sin dalla sua fondazione, 36 anni fa.

Premio Industria Felix 2020

Sono stati diversi i momenti d’incontro e di dialogo della categoria durante il 2020. In primis l’evento Alis del luglio 2020 e che proprio pochi giorni fa è stato annunciato dall’1 al 3 luglio 2021 a Sorrento. A completare il bilancio di un anno dai sentimenti contrastanti, tra obiettivi raggiunti, successi e i tanti mesi di sacrificio, ecco che il 2020 ha visto Trans Italia ricevere l’ambito Premio Industria Felix come “Impresa competitiva, affidabile e sostenibile”. Un premio che arriva dopo un anno intenso. Un riconoscimento per i 36 anni di impegno costante per migliorare la qualità della vita di cittadini, clienti e staff.

Gli obiettivi per il 2021

Trans Italia, per forma mentis e per deformazione professionale, non si ferma mai. E così, elaborando i dati di un anno difficile ma da tenere bene a mente, si lavora alacremente per raggiungere i prossimi obiettivi. Una progettazione da compiere non da soli ma con i vari attori del settore e da proporre a Governo e autorità competenti. La richiesta è per una corretta regolamentazione e una visione comune che porti tutto il settore della Logistica e dei Trasporti al raggiungimento di obiettivi fondamentali quali:

  • Una spinta ulteriore verso la digitalizzazione
  • Distanza sociale come misura di protezione del personale
  • No allo scambio documenti grazie all’uso dell’e-cmr e simili
  • No ad assembramenti nelle aree di carico/scarico, evitabili con lo snellimento delle pratiche burocratiche nei terminal grazie al digitale
  • Incremento della multimodalità strada mare ferro, ottimizzando le tratte esistenti ma anche fornendo le infrastrutture nazionali per crearne di nuove
  • Investimenti in environmental, social and corporate governance
  • Promozione della figura professionale autotrasportatore, fin da troppo tempo relegata a figura di secondo piano, quasi caricaturale, lontanissima dal professionista altamente qualificato e tecnologicamente competente di oggi
  • Investimenti nell’utilizzo del biometano
  • Obiettivo trasporti a Zero emissioni, con investimenti pubblici e privati volti, ad esempio, alla creazione di nuovi motori all’idrogeno. L’obiettivo reale è lo sviluppo di altre tecnologie che permetterebbero di abbandonare l’uso di combustibili fossili.