Made in Steel 2023, l’intervista all’AD di Trans Italia, Luigi D’Auria
Dopo il successo dell’edizione 2021, a maggio tornerà Made in Steel, tre giorni dedicata al settore della Logistica e dei Trasporti che si terrà a FieraMilano a Rho. Un evento atteso che già inizia a scaldare i motori e alla quale Trans Italia non potrà mancare, dando il proprio contributo.
Made in Steel 2021
A carattere biennale, l’edizione dello scorso anno aveva lasciato ottime impressioni, considerando il periodo post Covid e il ritorno, seppur con limitazioni, agli incontri dal vivo. Nella scorsa edizione dell’evento hanno partecipato ben 184 espositori tra cui 22 provenienti dall’estero, a dimostrazione della genuinità dell’iniziativa. Spazi immensi dedicati, per un totale di 10mila metri quadrati, che hanno ospitato ben 13.505 persone, provenienti da 68 Paesi.
L’intervista a Luigi D’Auria
E proprio la redazione di Made in Steel ha intervistato Luigi D’Auria, amministratore delegato di Trans Italia, partendo proprio dal rapporto dell’azienda con l’evento fieristico.
“Fa parte della nostra cultura aziendale partecipare alle grandi fiere di settore – ha affermato D’Auria – Made In Steel rappresenta una fiera importante di settore dove i più grandi operatori e produttori europei si riuniscono. Importante partecipare dopo due anni di pandemia e ritornare a quei rapporti one-to-one che hanno sempre un valore aggiunto rispetto alle consuete video call che hanno soppiantato gli incontri di persona”.
Sostenibilità, parametri ESG e tanto altro. Come si rapporta a questi Trans Italia?
“Trans Italia, nel settore della logistica, è sempre attenta ai temi della sostenibilità – risponde l’AD – Da anni abbiamo applicato delle metodologie di sostenibilità e di riduzione di CO2. Non a caso il nostro core business è rappresentato dalla modalità intermodale verso quei Paesi dove le infrastrutture lo permettono. A ciò abbiamo aggiunto tutte quelle motrici a basso impatto ambientale, di tipo Euro6 o alimentati a gas naturale. In questo modo riusciamo a garantire riduzioni di CO2 pari al 45% con un ampio segmento green. In più abbiamo implementato metodologie di digitalizzazione e informatizzazione, a pieno regime oggi nei progetti ambientali”.
Infine, quali obiettivi per il futuro?
“Culturalmente siamo già pronti per poter applicare nuovi equipment che diano ancora maggiore spinta verso la sostenibilità – conclude D’Auria – Uno di questi è la nostra vision improntata sempre più verso l’uso della multimodalità che coniuga le metodologie delle strade del ferro con quelle del mare e della strada. Già oggi siamo molto vicini agli obiettivi prefissati dall’Unione Europea del 2030 del Fit for 55, ovvero alla riduzione del 55% di emissioni e ci stiamo avvicinando alla carbon neutrality che speriamo di raggiungere quanto prima”.