A Valencia il primo trattore portuale ad idrogeno del Gruppo Grimaldi, partner sostenibile di Trans Italia

Anche Bruxelles plaude l’Italia per i corposi investimenti effettuati per le infrastrutture per l’idrogeno green. Il primo risultato? La produzione di motori ad idrogeno utilizzabili anche nel campo della logistica e dei trasporti. L’esempio lampante è quello dei primi trattori portuali usati per la movimentazione delle merci, usati da Grimaldi Group per la movimentazione dei semirimorchi di Trans Italia in porto all’interno dello scalo portuale di Valencia. Un traguardo inimmaginabile solo pochi anni fa, ma che oggi diventa realtà grazie alla collaborazione tra diverse componenti, tutte italiane.

Il progetto incentrato sullo sviluppo dei motori all’idrogeno

Il primo trattore ad idrogeno, entrato in attività solo da pochi giorni, è il prodotto di una stretta collaborazione infatti tra ENEA (comitato nazionale per la ricerca e lo sviluppo dell’Energia Nucleare e delle Energie Alternative), Consorzio Atena, Università di Napoli Parthenope e Cantieri del Mediterraneo. Il prototipo di trattore portuale è in grado di effettuare le operazioni di carico e scarico dalle navi cargo. Il suo sistema di stoccaggio ha un capacità complessiva di 12 kg di idrogeno ricavato da fonti rinnovabili, in grado di garantire un funzionamento continuo di almeno 6 ore, ovvero la durata media di un turno di lavoro.

Ovviamente il tutto ad emissioni ZERO. L’unico residuo è l’acqua sotto forma di vapore acqueo. 

Il servizio su La7 sul primo trattore portuale ad idrogeno

Ad annunciare l’entrata in servizio del primo trattore portuale alimentato ad idrogeno è stato il programma “Otto e Mezzo”, condotto dalla giornalista Lili Gruber e che nella serata di mercoledì 29 novembre ha mandato in onda il report a cura del giornalista Paolo Pagliaro.

Ecco qui un estratto del servizio:

 

Un altro obiettivo raggiunto per Trans Italia

Lo sviluppo di motori ad idrogeno “eco-friendly” è uno dei punti cardine della politica di Trans Italia per quel che riguarda il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità ecologica, secondo i dettami dei parametri ESG previsti dall’Unione Europea. Già con l’uso di semirimorchi rigenerati per abbattere la footprint e con altre innovazioni, Trans Italia ha guadagnato nel 2023 il “Sustainability Award”, solo per fare degli esempi. Un obiettivo che Trans Italia sta raggiungendo anche grazie alla preziosa partnership con Grimaldi Group, sempre più tesa alle keyword “Green” e “Sustainable”.

Proprio lo scalo di Valencia tra l’altro è stato già protagonista dell’uso delle nuove navi G5 del Grimaldi Group, dotate di scrubber, motori elettrici per la movimentazione in porto. Navi avveniristiche, praticamente ad impatto zero durante gli ormeggi nei porti. Infine il trattore portuale a idrogeno completa l’iter di “zero emissions in port” e del trasporto “green ed emissioni ridotte” che viene garantito con il trasporto sul primo ed ultimo miglio con trattori stradali “eco friendly”.