Covid-19, Trans Italia pronta ad affrontare anche questa nuova fase

Il Covid-19 è tornato prepotentemente nelle nostre vite dopo che l’estate ci aveva dato una parvenza di normalità. Il Paese intero oggi però è alle prese con una nuova fase dell’emergenza sanitaria. Il numero di contagi cresce in modo esponenziale e le autorità stanno tornando sulla via delle restrizioni, al momento unica via per limitare i contagi. Il periodo del primo lockdown, da marzo a maggio, è stato duro. Durissimo. L’economia italiana rischia il blocco totale e le richieste di aiuto verso il governo di intensificano ora dopo ora.

Trans Italia, in questo contesto, non si è mai fermata, nonostante tutte le difficoltà. Né dall’effettuare le nostre attività in tutto il mondo, ripercorrendo quotidianamente tutte le rotte consolidate. Né dal proteggere i nostri dipendenti, i nostri autisti, i nostri clienti con un protocollo anti-Covid ferreo, che ci ha permesso di andare avanti. Un lavoro di prevenzione h24, senza sosta alcuna, che va oltre le logiche aziendali. Siamo chiamati ad agire in maniera etica oltre che economicamente sostenibile, consci di avere delle forti responsabilità non solo verso noi stessi, i nostri dipendenti, i nostri clienti ma verso un’intera popolazione.

Se si blocca la logistica, si blocca un intero Paese

Ma quali sono queste responsabilità? Se si ferma il settore della logistica e dei trasporti, si ferma un Paese intero. Questo è un dato, come pure è un dato che Trans Italia rappresenta una grande fetta di questo settore, assicurando tutti i giorni che settori nevralgici come la Sanità, i rifornimenti dei supermercati, la consegna delle materie prime per il comparto industriale ed agricolo e tanto altro, non si fermino mai. Basti pensare alle forniture di mascherine dalle industrie ai presidi medici o semplicemente nei luoghi di vendita oppure alla consegna degli alimenti come grano, prodotti ortofrutticoli, carne e quant’altro. Ecco perché è molto sentita la responsabilità di osservare le regole in maniera corretta e continua. L’impegno di Trans Italia è nel mantenere i servizi essenziali, sempre più nevralgici ed indispensabili affinché il Paese possa sostenere e superare con successo anche questa nuova fase.

Le contromisure di Trans Italia contro il Covid-19

Da marzo Trans Italia si è impegnata nel rimodulare, in maniera certosina, tutte le attività, sia d’ufficio che in strada, assicurando il massimo rispetto sia dei vari DPCM del governo che delle indicazioni dell’Istituto Superiore della Sanità. Ecco quindi degli esempi:

  • Attualmente il personale di Trans Italia è operativo al 100%. Di questi dipendenti però, ben il 60% continua la sua attività di controllo e di organizzazione da casa, in smart working. E quindi in totale sicurezza per sé e per i propri colleghi, dando il normale apporto alla programmazione quotidiana.
  • Per il restante personale l’accesso negli uffici aziendali, alla guida o alla manutenzione di strutture e autoveicoli è consentito solo dopo essere stati sottoposti a precisi screening con test sierologici.
  • Ogni giorno inoltre, l’accesso agli spazi e ai mezzi è consentito solo se muniti di dispositivi di prevenzione individuale (DPI) di 2° categoria approvati dall’Inail e dall’Iss e dopo aver effettuato il rilevamento della temperatura grazie anche al potenziamento del personale addetto alla sorveglianza sanitaria. La continua sensibilizzazione del personale a comportamenti responsabili in azienda e nella vita privata costituiscono la base per affrontare l’ormai attuale emergenza sanitaria.
  • Fondamentale è la sanificazione degli ambienti. Così come iniziato a marzo, durante la prima fase del Covid, Trans Italia non ha mai abbassato la guardia. Continuano ad essere attive le procedure di sanificazione e messa in sicurezza. Sia dei locali che dei veicoli aziendali oltre che dei ventilconvettori degli impianti di riscaldamento e climatizzazione, al fine di prevenire in ogni modo possibili occasioni di contagio.
  • Seguendo le normative sul distanziamento, le scrivanie negli uffici sono state distanziate di almeno 2 metri, con l’aggiunta di barriere in plexiglass. In modo così da fornire ulteriore protezione ed isolare quanto più possibile il dipendente e ridurre quindi sensibilmente l’eventuale rischio contagio.

Gli obblighi

Come già comunicato lo scorso maggio, gli obblighi di Trans Italia verso tutti i lavoratori, e a chiunque entri in azienda, su disposizioni delle Autorità, rimangono i seguenti:

  • L’obbligo di restare a casa con febbre oltre 37.5. In presenza di febbre (oltre i 37.5) o altri sintomi influenzali vi è l’obbligo di rimanere al proprio domicilio e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
  • L’accettazione di non poter entrare o permanere in azienda, e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo: sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.
  • L’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda. In particolare: mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene.
  • L’impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.

Un augurio per il futuro

L’impegno, la costanza, la programmazione e l’ottimizzazione sono le caratteristiche in cui Trans Italia confida da sempre. Un modus operandi che non riguarda solo le difficoltà di questa pandemia mondiale bensì tutte le sfide che l’azienda affronta dal 1984 ad oggi. Tante altre ce ne saranno, ma l’augurio è che si possa superare insieme anche questo periodo, confidando nel senso di appartenenza, di unione e di protezione reciproca che da sempre portano avanti il brand in tutto il mondo.