Trans Italia e Grimaldi Group, il futuro diventa sempre più ECO
È di pochi giorni fa l’inaugurazione dell’ultima nata in casa Grimaldi Group, storico parner di Trans Italia e leader mondiale della Logistica e dei Trasporti via mare. Si chiama Eco Savona, arrivata direttamente dai mega cantieri di Jinling di Nanchino, in Cina. Un colosso che ha nel suo Dna la caratteristica di puntare ad un abbattimento radicale e diremmo epocale delle emissioni di CO2, senza però tralasciare la grande capienza e manovrabilità.
Le quattro sorelle ECO della classe GG5G (Grimaldi Green 5th Generation)
La Eco Savona è l’ultima di quattro navi gemelle della classe GG5G, ovvero Grimaldi Green 5th Generation. Un sogno che la famiglia Grimaldi, oggi quidata dal presidente di Alis, Guido Grimaldi, ha fortemente perseguito e realizzato per continuare sulla linea non solo dell’intermodalità Short-Sea ma anche della sostenibilità. Ci avviciniamo al momento in cui dovremo abbandonare i combustibili fossili ed eliminare le emissioni di CO2 e altre sostanze nocive per l’ambiente e per il mare. Ed ecco comparire questi nuovi giganti, capaci di trasportare oltre 500 trailer l’una per tutto il Mediterraneo.
La Eco Savona è l’ultimo capolavoro uscito dai poderosi cantieri cinesi ed è anche la nave ro-ro più performante tra le quattro sorelle, la Eco Barcellona, Eco Livorno e la Eco Valencia. Proprio dalla Eco Valencia è partita una nuova era, consegnata nell’autunno dello scorso anno. Da lì è stata poi eseguita la consegna a gennaio e febbraio della Eco Barcellona e della Eco Livorno, tutte con a bordo il sistema Zero Emission. Con la Eco Savona, la nave ro-ro per il trasporto di corto raggio più grande ed ecofriendly al mondo, la storia continua. Ma di che prestazioni parliamo e perché si tratta di una svolta epocale per la logistica?
Zero Emission, un sistema all’avanguardia che piace al pianeta
La tecnologia che accompagna la Eco Savona e le sue sorelle della classe GG5G è di ultimissima generazione con caratteristiche impossibili da pensare solo pochi anni fa. Non solo. A testimoniare la genuinità di tali capolavoro d’ingegneria navale ci ha pensato infine il Registro Navale Italiano. Anche l’Eco Savona, come le sue sorelle, è stata registrata come classe Green Plus, la certificazione RINA inerente il settore della sostenibilità rilasciata dall’Ente italiano.
Ecco le caratteristiche principali:
- Capacità di trasporto: 500 trailer
- Dimezzamento delle emissioni di CO2 in mare rispetto alle navi delle precedenti serie
- Azzeramento totale delle emissioni in porto grazie a delle enormi batterie al litio dalla potenza totale di 5MWh. Si potrà tenere in efficienza la nave durante le operazioni in scalo senza utilizzare i motori classici. Le batterie si ricaricano in mare grazie a degli shaft generator e a circa 350 mq di pannelli solari.
- È dotata di motori di ultima generazione a controllo elettronico
- L’impianto di depurazione dei gas di scarico permette un efficace abbattimento delle emissioni di zolfo e particolato
Il grande impatto delle grandi navi ro-ro Short-Sea per la Logistica e per Trans Italia
I vantaggi dell’introduzione di navi così performanti e capienti sono innumerevoli. Il primo è quello dichiarato dallo stesso Guido Grimaldi durante l’inaugurazione pochi giorni fa: “Grazie al lavoro delle nuove navi ibride, si continuano a sottrarre ogni giorno migliaia di camion dall’autostrada, riducendo inquinamento e incidenti. Durante un anno difficilissimo come il 2020 abbiamo continuato ad investire in sostenibilità. Navi così all’avanguardia e così rispettose dell’ambiente come la Eco Savona ci permettono già oggi di raggiungere i target del 2050. La sostenibilità non solo paga sotto il profilo economico e finanziario, ma è un dovere sociale di tutti noi”.
È inoltre fondamentale che un player così fondamentale per l’economia del Mediterraneo come il Grimaldi Group (prima azienda per fatturato in Campania con oltre 3,15 miliardi d’euro nel 2020, in piena pandemia), apra la strada verso una rotta all’insegna delle politiche green e sostenibili. Un modello, da far seguire non solo nel campo marittimo ma anche in quello su strada, con lo sdoganamento, finalmente, dei motori elettrici e all’idrogeno. Se c’è qualcosa che la pandemia del Coronavirus ci ha insegnato è proprio questa: prenderci cura di noi stessi. E farlo curando il nostro pianeta abbattendo emissioni nocive e rischi per il personale, oltre ai costi, è il primo passo.