Luigi D’Auria all’Alis on Tour di Napoli: “Formazione deve essere al centro del PNRR”

Nella splendida cornice di Castel dell’Ovo, a Napoli, martedì 14 giugno è andata in scena la seconda tappa dell'”Alis on tour”. L’evento itinerante a cura dell’Associazione per la Logistica e l’Intermodalità Sostenibile. Presenti tutti i maggiori player di settore e diverse cariche istituzionali tra le quali, la più attesa, quella del ministro ai Trasporti, Enrico Giovannini. Presente anche Trans Italia ovviamente. Il presidente e amministratore delegato Luigi D’Auria ha espresso, durante uno degli incontri, il suo parere su un argomento già trattato negli ultimi anni dall’azienda: la formazione.

Le parole di Luigi D’Auria durante l'”Alis on tour” di Napoli

Tra le qualità dell’imprenditore, in particolare del Sud, sottolineerei la passione e l’entusiasmo che davvero risaltanoha dichiarato Luigi D’Auria, parlando dal palco della tappa napoletana di Alis on tour – Siamo appassionati delle attività familiari da sviluppare e tramandare, e profondono in esse quell’entusiasmo che devono e sanno trasmettere anche ai giovani. Con lo stesso spirito ALIS ha fatto un percorso importante sulla formazione. Ha instaurato rapporti forti con Its, ha valorizzato il lavoro specializzato in alcuni settori. Ovviamente ci sono ancora carenze di professionalità che col Pnrr possono essere colte e sanate. Per tornare alle considerazioni del vicepresidente Bonavitacola, concordo che manca un coordinamento centrale che possa puntare a un progresso forte della logistica a livello nazionale. Noi potremmo arrivare a un elemento anomalo, potremmo avere porti a zero emissioni, armatori a zero emissioni e poi non avere infrastrutture che potrebbero collegare i trasporti tra loro e renderli davvero multimodali. Mancano a volte le centralità di progetto, come sulla formazione, dove servirebbe un maggiore coordinamento nazionale fra università, per far appassionare gli studenti e coltivare le eccellenze”.

Trans Italia da sempre a favore della formazione e di un perfetto work-life balance

Oggi la figura del conducente di autoarticolati è ancora vista, in maniera errata, come un lavoro da disprezzare. Una figura retorica, a volte fin troppo maltrattata, che però è anni luce rispetto a quella che è oggi. Nuove tecnologie, formazione costante, mezzi sempre più all’avanguardia e soprattutto figure mai lasciate sole durante i viaggi sono tutte le caratteristiche del Dna del conducente dei nostri giorni. Come ha affermato Luigi D’Auria nel suo intervento però, manca la volontà. Anche istituzionale, per molti versi, di far appassionare gli studenti e avvicinarsi ad un mondo che permette di ricevere in cambio tante soddisfazioni. Viaggiare per il mondo, ad esempio, e acquisire soprattutto quella chimera che in tante realtà è soltanto un sogno.

Ma soprattutto, grazie all’uso dell’intermodalità, punto imprescindibile delle politiche di Trans Italia, si offrono al conducente notevoli benefici! I percorsi stradali ad esempio. Accorciandosi sempre di più le tratte, con il sistema dell’intermodalità si permette ai conducenti di far rientro a casa la sera stessa. Un modo sereno di lavorare, tornando a casa per godersi la famiglia, gli amici, la socialità, nel giusto equilibrio tra lavoro e vita! È lo stress di tutti i giorni infatti il vero nemico da abbattere. La produttività non si calcola solo con le ore di lavoro ma con quanto impegno e professionalità si riesca a raggiungere i propri obiettivi. Un lavoro alquanto complicato se manca il sorriso e la lucidità.