Trans Italia, Luigi d’Auria a Forbes: le scelte etiche sostengono la crescita

Luigi D’Auria su Forbes: la visione di Trans Italia al centro del dibattito sulla logistica del futuro

Continua l’interesse dei media verso la visione e il modello operativo di Trans Italia, protagonista nei giorni scorsi di una lunga intervista in uscita oggi, 10 aprile 2025, pubblicata su Forbes. Una testimonianza preziosa, quella dell’Amministratore Delegato Luigi D’Auria, che ha saputo trasmettere in modo autentico lo spirito di un’impresa nata da una storia familiare e diventata oggi punto di riferimento per la logistica sostenibile a livello europeo. Al centro del dialogo, un approccio che tiene insieme innovazione, efficienza e valori umani. “Il gruppo Trans Italia è nato nel 1984, una realtà solida e radicata nel Sud Italia – ha raccontato D’Auria –. La nostra missione è garantire la massima affidabilità nelle consegne e nella gestione logistica, con un occhio particolare al benessere dei dipendenti e al rispetto del territorio”.

Radici familiari dietro una visione industriale di ampio respiro: l’intervista di Luigi D’Auria a Forbes

Nel ripercorrere la storia dell’azienda, il CEO ha ricordato le origini familiari dell’impresa, nata dall’intuizione di suo padre Domenico e dei suoi fratelli, eredi di una tradizione di trasporto tramandata dal nonno Antonio. Una passione diventata impresa, con l’obiettivo di innovare un settore strategico per l’economia del Paese. “L’azienda è cresciuta moltissimo – spiega D’Auria – con l’inaugurazione delle autostrade del mare insieme al Gruppo Grimaldi, la ramificazione nazionale e internazionale, la connessione strada/mare/rotaia, e la trasformazione in chiave green e blue economy del business”. Una crescita che non ha mai smarrito i valori fondanti: “Abbiamo sempre separato gli affetti dalle decisioni aziendali – sottolinea –. Ma è proprio il carattere familiare che ci ha permesso di costruire un rapporto di fiducia con i collaboratori e di affrontare le sfide con una visione a lungo termine”.

La persona al centro, anche nella crisi

Uno degli aspetti più rilevanti emersi nell’intervista è la centralità dell’individuo nel modello organizzativo di Trans Italia. Il rispetto per le persone, la valorizzazione del capitale umano e la ricerca costante di equilibrio tra lavoro e vita privata sono elementi portanti della cultura aziendale. “Considero i miei dipendenti familiari aggiunti – afferma D’Auria –. Crediamo in un ambiente di lavoro collaborativo, dove ogni dipendente ha la possibilità di esprimere il proprio potenziale e di sentirsi parte di un progetto più grande”.

L’intervista tocca anche i momenti difficili vissuti durante la pandemia da Covid-19, gestiti con un approccio etico e strategico: “Quando c’è un problema, quasi sempre la risposta è all’interno – dichiara –. L’intermodalità è stata un’arma vincente, e non abbiamo mai interrotto i nostri servizi di trasporto per tutta Europa”.

Intermodalità, etica e sostenibilità: la ricetta perfetta di Trans Italia secondo l’AD Luigi D’Auria

Il cuore del modello Trans Italia è la scelta convinta per l’intermodalità, considerata  una decisione tecnica ma allo stesso tempo profondamente etica. “Gli autisti mancano a livello europeo – spiega D’Auria –. Da qui la combinazione delle modalità strada-mare-ferro per ogni singola spedizione. Rende i viaggi brevi, offrendo agli autisti miglior qualità di vita, senza scegliere tra lavoro e vita privata. La nostra è un’organizzazione che consente viaggi giornalieri con rientro a casa, orari più umani e maggiore sicurezza – continua – e tutelare la vita familiare è anche un modo per trattenere i talenti. La nostra scelta è etica, ma anche strategica: il benessere dei dipendenti si riflette sulla qualità del servizio”.

L’etica come investimento

Tra i passaggi più incisivi dell’intervista, il richiamo alla sostenibilità economica come alleata dell’etica imprenditoriale. “L’etica non è mai in contrasto con la sostenibilità economica nel lungo termine – sottolinea il CEO –. Alcune scelte possono sembrare più onerose nell’immediato, ma portano sempre a vantaggi in termini di produttività e fidelizzazione”. Un messaggio chiaro, che conferma come l’identità di Trans Italia sia perfettamente allineata con i grandi temi della trasformazione economica e sociale: la logistica come leva di crescita, ma anche come fattore di benessere collettivo.

Cresce l’attenzione dei media verso Trans Italia

L’intervista di Luigi D’Auria su Forbes conferma il crescente interesse da parte della stampa verso realtà capaci di interpretare il futuro con spirito innovativo e responsabilità sociale. Ancora una volta, Trans Italia si racconta non come un’azienda che insegue il cambiamento, ma come una realtà che lo anticipa, lo modella e lo rende concreto.

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